domenica 5 febbraio 2012

Come combattere la neve romana a tavola - la polenta della mamma

Per combattere la neve a Roma non c'è modo migliore della tavola! Gustando durante la notte il silenzio della neve e delle macchine lasciate al parcheggio mi sono svegliata la mattina aprendo la finestra e trovando un'altra Roma, ricoperta di panna bianca e di soffice crema gelata. Ma è stato l'odore di sugo di mia madre che mi ha immediatamente distolta dall'incanto. Il profumo di sugo è qualcosa di più profondo del semplice odore di sugo. Dentro trovi la storia di un'infanzia e di una famiglia. Trovi la storia della domenica a pranzo quando da bambina tiravi fuori la tovaglia della domenica e le posate buone. Trovi la storia di tuo padre che finalmente libero dal lavoro ti portava a Porta Portese e tu un po ti annoiavi e allora lui ti comprava le pizzette rosse calde da Cecere ma 'non troppe - diceva -altrimenti non mangi a pranzo'.Mia madre stava preparando la polenta con le spuntature e le salsiccie. E quel sugo l'altra mattina arrivava come un alleato contro il freddo e lavorava fin dalla mattina presto perchè 'devono bollire a lungo e la carne deve essere soffice cosi che puoi anche rosicchiarla con le mani' .
Quando la polenta iniza a borbottare su fuoco a casa mia c'è una tradizione: ogni membro della famiglia deve girarla un po a turno. E mentre uno gira l'altro si occupa di grattare in un piatto parmigiano e pecorino insieme, in abbondanza ovviamente! Poi mia madre tira fuori i piatti di legno della sua mamma e li lava e il legno bagnato ha quel profumo di credenza dei nonni, quando senza farti accorgere da piccola la aprivi per 'smucinare' un pò incurisita dai misteri della casa. Quando adagi la polenta nel piatto di legno a turno viene messo il sugo e la carne e quella che rimane un po la lasci con il sugo e un po la metti al centro della tavola cosi ognuno ne può prendere a volontà. E se la polenta ti sembra asciutta aggiungi altro sugo.E poi anneghi tutto con un buon vino rosso e si chiacchiera fino a pomeriggio inoltrato. E con il sugo che rimane domani ci sarà una buona pasta da gustare...

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